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mercoledì 1 dicembre 2010

Scarpe antinforunistiche: non sono tutte uguali

Secondo il lavoro che svolgiamo, può essere obbligatorio l'utilizzo di dispositivi di protezione individuale, come le scarpe antinfortunistiche, o possiamo essere noi a prendere la decisione di utilizzarle per lavorare, per avere una più alta sicurezza. Quale che sia il motivo che ci porta a comprarle, è necessario sapere che se ne trovano di svariati modelli: predisposti con differenti tipologie di protezioni in relazione all'ambiente nel quale si devono utilizzare.

Si possono avere dunque le suole antiscivolo, ma pure antiperforamento, col puntale rinforzato, con una resistenza a pressione diversa in relazione al rischio al quale si è sottoposti nell'ambito lavorativo, isolate elettricamente, resistenti al calore... Ma non si deve trascurare il comfort: possiamo averle leggere, anallergiche, dotate di soletta antistatica, o con trattamento antimicotico, si trovano quelle chiamate «Bianche»: indicate per essere utilizzate in ambito igienico-sanitario, agroalimentare, chimico-farmaceutico ed alberghiero, o i modelli dedicati più specifiamente a lavori all'aria aperta, quali per fare un esempio quelli edilizi, o che sono state sottoposte a trattamenti specifici per evitare i danni dovuti al contetto con acidi, o con un'elevata resistenza al calore, pensati per particolari industrie. Ogni ambito lavorativo necessita delle scarpe antinfortunistiche adatte, una volta stabilito ciò di cui abbiamo bisogno, ci si può rivolgere ad un negozio specializzato, che ci possa fornire le scarpe adeguate per le nostre necessità, magari anche abbinate alle calze tecniche, o anche all'occorrenza al vestiario da lavoro.

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